Un po’ di biologia

oloturia OLOTURIA (Holoturia sanctori).
Si trova su ogni tipo di fondo: fra le alghe, sulle rocce e sui fondali sabbiosi e fangosi. E’ possibile riscontrarle sin da pochi metri fino ad elevate profondità. Particolare è il fenomeno dell’espulsione dei gameti durante il quale gli individui assumono spesso una posizione eretta. Raggiunge i 20 cm di lunghezza. Questo animale è conosciuto anche col nome di “cetriolo di mare“.
ARAGOSTA ARAGOSTA (Palinurus elephas).
Vive dai -15 ai -150 metri di profondità. Predilige i fondali rocciosi ed algosi delle coste ripide, dove trova riparo. È difficile sorprendere l’aragosta nuotare in acque libere, generalmente la si vede in tana. Nei mesi invernali si spinge in acque più profonde. Può arrivare fino a 70 cm di lunghezza e 5000g di peso.

Dardanus

BERNARDO L’EREMITA (Dardanus arrosor).
Vive all’interno di conchiglie sulle quali spesso sono presenti una o più anemoni. Può arrivare fino agli 8 cm di lunghezza. La caratteristica di questo paguro è che quando cresce, cambia la conchiglia portandosi dietro il suo anemone. Frequente su fondali sabbiosi o detritici, da pochi metri fino a -100 metri.

POLPO (Octopus vulgaris).
Vive di norma da -1 a -50 metri di profondità su fondali ciottolosi sui quali si sistema entro tane che ostruisce con pietre, conchiglie, vetro o altro. È dotato di uno spiccato mimetismo.

FLABELLINA (Cratena peregrina).
Questa specie è piuttosto comune in tutta l’area mediterranea, vive su fondali di natura rocciosa o sabbiosa ricchi di vegetazione a Posidonia oceanica, tra 0 e  -30 metri di profondità. Raggiunge i 5 cm di lunghezza.
GORGONIA (Paramuricea clavata).
Tra le gorgonie del Mediterraneo è la più bella, la più appariscente e la più grande. Le colonie di polipi che formano la struttura di questa gorgonia vanno a formare ramificazioni che possono raggiungere il metro di altezza. Il colore dominante della specie è il rosso carminio ma in alcuni luoghi le estremità di alcune ramificazioni assumono una colorazione gialla molto intensa, con il risultato che la gorgonia si presenta praticamente bicolore, come accade all’imboccatura nord dello Stretto di Messina (Scilla). Vive su fondi rocciosi coralligeni da -30 metri fino a -100 metri.
CERIANTO (Cerianthus membranaceus e suo commensale Phoronis australis).
L’animale con corpo vermiforme sporge da un tubo mebranoso infossato nel sedimento, può misurare fino a 40 cm e 40 cm di diametro. Vive su fondi mobili, sabbiosi, fangosi, ad una profondità compresa tra -1 e -35 metri.
STELLA LISCIA (Hacelia attenuata).
Vive su fondi rocciosi su tratti di coralligeno e su scogliere poco esposte alla luce. Da pochi metri fino a -150. l’animale può raggiungere un diametro di 20 cm.
CLAVELINA (Clavelina lepadiformis).
È un animale coloniale infatti più individui si riuniscono tra loro alla base mediante uno stolone comune assumendo spesso una forma a “bouquet”. Ogni individuo misura mediamente non più di 3 cm. Vive prevalentemente sotto la linea di marea, ma anche fino a -50 metri di profondità, in particolare sulle rocce e sul lato inferiore dei gavitelli.
RICCIO CORONA (Centrostephanus longispinus).
Vive su fondali rocciosi e fangosi, in genere tra i -30 e i -200 metri di profondità. Il diametro del corpo non oltrepassa i 4 cm. Si muove velocemente, è più attivo durante la notte per brucare alghe e forme incrostanti; durante il giorno normalmente rimane immobile.
SCORFANO ROSSO (Scorpaena scrofa).
Si trova su fondi misti di rocce e alghe dai -20 ai -200 metri, solo i giovani si possono trovare in acque più basse. Colore dal rosa al rosso con macchie bianche o giallastre. Fino a 50 cm di lunghezza. Carnivoro, molto vorace, caccia prevalentemente di notte.
VACCARELLA DI MARE (Discodoris atromaculata).
Vive di norma da -1 a -50 metri di profondità su fondali ciottolosi sui quali si sistema entro tane che ostruisce con pietre, conchiglie, vetro o altro. È dotato di uno spiccato mimetismo.
VERMOCANE (Hermodice carunculata).
Si trova generalmente su fondali rocciosi ricchi di alghe o detriti sino a -30 metri di profondità; può raggiungere i 30, 40 cm di lunghezza. E’ sempre consigliabile non toccare mai l’animale con le mani poiché le sue setole sono riempite di un liquido irritante che provoca prurito e bruciore
MURENA (Muraena helena) in simbiosi con  LISMATA (Lysmata seticulata).
Mediterraneo spesso si incontra questa associazione nella quale il gamberetto rosso opera un’accurata pulizia alla bocca della murena. Quest’ultima vive su fondali rocciosi costieri ricchi di fessure ed anfratti, da pochi metri sino a -80. la bocca è ben sviluppata con mascelle lunghe che si estendono al di là dell’occhio, denti lunghi ed acuminati. Di colore bruno rossastro scuro, variegato di giallo più o meno chiaro. Può arrivare ad 1,5 metri di lunghezza e a 15 kg di peso. Si nutre di polpi, pesci e crostacei.
SPIROGRAFO (Sabella spallanzani).
È un animale molto timido, che al minimo rumore si ritrae all’interno del tubicino protettivo, dal quale farà uscire i suoi tentacoli solo quando sarà tornata la calma. Presente sulla sabbia e sui fondali molli in acque tranquille, si trova anche sui moli dei porti e sotto le boe, da pochi metri sino a -60. il tubo è grigiastro, la corona di tentacoli è variopinta: bruno-giallastra striata di bianco, viola o, in alcuni rari casi, è interamente bianca. Può arrivare a 30 cm di altezza con corona tentacolare di 20-30 cm di diametro.
PINNA NOBILIS (Pinna nobilis).
Vive su fondali preferibilmente fangosi o sabbiosi a partire da -3 metri di profondità. L’animale è protetto da una grossa e robusta conchiglia la cui lunghezza può toccare il metro di lunghezza. Vive ancorandosi per circa 20, 30 cm nel terreno con l’apice più acuto delle due valve. Questo mollusco ospita generalmente un piccolo crostaceo chiamato comunemente “guardiano della pinna”.
POSIDONIA (Posidonia oceanica).
E’ una pianta endemica del Mediterraneo. Si presenta con radici lignificate, con foglie nastriformi lunghe anche un metro, di colore verde brillante o a fine stagione, marrone. La Posidonia si radica su bassifondi sabbiosi, molto vicini alla costa fra i -5 e i -40 metri di profondità. Cresce in estese praterie, formando un folto tappeto di foglie, che assorbe l’urto delle onde e contribuisce a proteggere le coste dall’azione erosiva. Le praterie costituiscono per molte specie fonte di cibo e riparo dai predatori; partecipano inoltre all’arricchimento di ossigeno dell’acqua (possono produrre 14 lt di ossigeno al giorno).

 
ALICIA (Alicia mirabilis).
Si potrebbe definire la “regina della notte” infatti esclusivamente di notte espande il suo corpo ingrandendosi fino a venti volte. Si può considerare un celenterato gigante, un’ attinia unica nel Mediterraneo, dove è comunque poco frequente, tuttavia la sua presenza è rilevante sui fondali dello Stretto di Messina. Predilige fondi detritici con correnti sostenute e profondità comprese da pochi metri fino a -50-60 metri.
MARGHERITA DI MARE (Parazoanthus axinellae).
Questo celenterato è un animale molto noto a livello subacqueo poiché ha la capacità di colonizzare intere pareti rocciose. Si presenta di colore giallo-arancio, somiglia più a un “fiorellino” che ad un animale.  
CORALLO ROSSO (Corallium rubrum).
Questo celenterato ha un enorme valore commerciale e non a caso viene definito “oro rosso”. Vive in acque fredde, su fondali rocciosi, ombreggiati, ma può trovarsi anche in anfratti e grotte ad una profondità che varia da -15 a -150-200 metri. E’ di natura calcarea, duro e paradossalmente molto fragile. Nello Stretto di Messina, attorno agli anni ’30 la pesca del corallo rosso era praticata attivamente a livello professionale.
GAMBERO VINAIO (Gnatophyllum elegans)
Vive di norma da -1 a -50 metri di profondità su fondali ciottolosi sui quali si sistema entro tane che ostruisce con pietre, conchiglie, vetro o altro. È dotato di uno spiccato mimetismo.
PARAPANDOLO (Plesionika narval)
Questo gamberetto, dall’indiscutibile bellezza, è uno dei soggetti più ambiti dei fotografi subacquei; ha una spiccata fotogenia difatti in presenza di una fonte luminosa tutto il branco si “alza in volo”. Vive solitamente dai -300 metri ma non è affatto raro incontrarlo a quote più accessibili dai -25 metri, all’interno di grotte buie o tunnel insieme ad altri individui della stessa specie.
NUDIBRANCO (Hypselodoris messinensis)
Questa specie misura non più di 2 cm di lunghezza. E’ una specie abbastanza comune e si rinviene spesso a gruppi sulle spugne cornee.
SERPULA ROSSA (Serpula vermicularis)
Questo Polichete è lungo 5,6 cm, raramente può arrivare fino a 8 cm. La sezione del tubo calcareo è circolare. Aderisce a substrati duri di varia natura prediligendo grosse conchiglie, gasteropodi o bivalvi. Questa specie si adatta a tutte le profondità ma solitamente è presente nel limite superiore dell’infralitorale.
MADREPORA (Phyllangia mouchezii)
È tra le madrepore meno note del nostro mare, ma è anche quella con i polipi di maggiori dimensioni, fino a 3,5 cm di diametro. Questi polipi formano estesi raggruppamenti su fondali rocciosi, nelle zone ombreggiate, di solito a profondità non superiori ai -40-50 metri. Questo animale è di facile reperibilità nello Stretto di Messina dove il gioco delle correnti gli crea condizioni molto favorevoli alla crescita.
ANEMONE BRUNO (Aiptasia mutabilis)
Formidabile trasformista, questa specie ha notevoli capacità nell’allungarsi fino a dieci volte la lunghezza del suo corpo a riposo, cosa che si verifica esclusivamente durante le ore notturne. A differenza di altre attinie, i tentacoli non sono completamente retrattili. L’attinia aderisce alla roccia compiendo lenti ed occasionali spostamenti, ama i bassifondi rocciosi e detritici, si rinviene da pochi metri fino e non oltre i -30-35.  
ANEMONE (Condylactis aurantiaca)
Questa specie, abbastanza frequente su tutti i nostri mari, vive preferibilmente su fondali sabbiosi o detritici fino a -10 metri di profondità in acque calme e luoghi ben soleggiati. Questa specie si nutre di piccoli organismi che cattura paralizzandoli con le cellule urticanti dei suoi tentacoli. Di solito la sua tossina non risulta dannosa per l’uomo ma dipende dalla sensibilità individuale.  
MADREPORA GIALLA (Leptosamnia pruvoti)
Questa specie forma coralli isolati o piccole colonie cespitose. Il tentacolo di ogni polipo è munito di minuscole escrescenze sulle quali sono localizzate cellule urticanti. Vive su pareti rocciose da -10 fino a -50 metri, la si può incontrare anche entro cavità buie.
LIMA (Lima lima)
Tra i bivalvi più conosciuti da tutti i subacquei, vive fino a -50 metri su fondi detritici o rocciosi ove si fissa con i filamenti del bisso; la conchiglia è robusta e misura non più di 7 cm.
UOVA DI CALAMARO
Possiamo trovare questa magnifica composizione di uova di Loligo vulgaris appese nei nostri relitti.
PESCE PEPERONCINO (Tripterygion delaisi)
Distinguibile per la colorazione che nei maschi è variabile dal giallo al rosso, con la testa nera, mentre le femmine sono brune maculate di bianco. Non supera i 9 cm di lunghezza e si rinviene fino a -40 metri, anche se generalmente predilige acque meno profonde.
TRIGLIA DI FANGO (Mullus barbatus)
Si ciba di crostacei, molluschi e vermi, non supera i 25 cm di lunghezza e vive fino a -300 metri di profondità. Facilmente riconoscibile dalla presenza di barbigli tattili nella parte inferiore della bocca.   
GHIOZZO LEOPARDO (Thorogobius ephippiatus)
si ciba di crostacei e può raggiungere i 13 cm di lunghezza. Vive nelle acque costiere, nelle grotte oscure o semibuie da -6 a -40 metri.
OCCHIATA (Oblada melanura)
Erbivora e carnivora, vive su fondi rocciosi ed algosi o a praterie a Posidonia, dalla superficie fino a -40 metri, in genere i sessi sono separati ma esistono forme ermafrodite.   
GRANCHIO (Munida sp) 
Granchio con carapace ovale addome ripiegato e con chele assai lunghe, colore arancio tendente al rosso. Predilige fondali misti a roccia e sabbia, vive oltre i -50 metri di profondità.
zefab_u7 PESCE SAN PIETRO (Zeus faber)
Il nome deriva da un’antica leggenda secondo la quale le macchie nere presenti sul lato del pesce sarebbero le impronte di San Pietro, che dalla bocca di questo pesce trasse una moneta d’oro. Tra i 30, 40 cm, raramente raggiunge i 60 cm. Solitario e cattivo nuotatore, è molto vorace, si nutre soprattutto di pesci che afferra rapidamente con la bocca protrattile. Vive isolato su fondali fangosi e sabbiosi o vicino alle praterie di Posidonia, da -20-30 metri fino a -400 metri di profondità.
PESCE PETTINE  (Xyrichthys novacula)
Si nutre di invertebrati e pesci. Specie ermafrodita proteroginia, muta di sesso quando raggiunge una lunghezza di circa 17 cm e può arrivare fino a 30 cm. Vive su fondali sabbiosi o in prossimità delle praterie di Posidonia, tra i -5 e i -10 metri. Ha l’abitudine di seppellirsi completamente nella sabbia, scomparendo in un attimo.
CASTAGNOLA (Chromis chromis)
Carnivora, si ciba di piccoli crostacei planctonici. Gli adulti sono color caffè, mentre i giovani sono blu brillante iridescente. Raggiunge gli 8, 15 cm di lunghezza. Vive su fondali rocciosi e praterie di Posidonia, da pochi metri sino a -40-50 metri.
BAVOSA BIANCA (Parablennius rouxi)
Vive su fondali misti di sabbia, detriti e sassi, sino a -40 metri di profondità. Al momento della riproduzione il maschio corteggia la femmina mediante danze caratteristiche. Raggiunge i 7 cm di lunghezza.
SUGARELLO (Trachurus trachurus)
Vive in banchi numerosi, fra -10-100 metri, in mare aperto. Nei mesi estivi, si sposta verso la costa, soprattutto su fondali sabbiosi. I giovani di piccole dimensioni, si trovano spesso sotto l’ombrella di grandi meduse, ove si rifugiano e si nutrono. Arriva fino a 40 cm di lunghezza. E’ carnivoro e si nutre di piccoli pesci, crostacei e cefalopodi.
DONZELLA (Coris julis)
Strettamente costiera, vive su fondi rocciosi e sulle praterie di Posidonia, sino a -100 metri. Le femmine hanno il dorso marrone o rosso e il ventre bianco e raggiungono i 18 cm. I maschi hanno il dorso verde, blu o bruno e il ventre bianco o giallastro e raggiungono al massimo i 25 cm. Entrambi hanno una macchia scura sull’opercolo. Si nutre di molluschi, vermi e crostacei.
TORDO ROSSO  (Symphodus (Crenilabrus) mediterraneus)
Abita le praterie di Posidonia ed i fondali ricoperti di alghe, da -1 a -70 metri. La femmina ha la livrea bruno-giallastra e il maschio grigio-brunastra o rossastra. Un unico elemento comune è la macchia nera sulla metà superiore del peduncolo caudale. Lungo sino a 18 cm. Si nutre di vermi, molluschi e crostacei. La deposizione delle uova avviene in nidi che il maschio costruisce con le alghe. 
PESCE BALESTRA (Balistes carolinensis).
Questa specie può raggiungere la lunghezza di 40 cm ma la media si aggira sui 20,30 cm. Vive quasi sempre in vicinanza della costa sui fondali rocciosi ricchi di vegetazione. Si ciba di crostacei e molluschi che frantuma con i suoi poderosi denti. L’animale, quando è fuori dall’acqua emette un grugnito; ciò spiega la ragione per cui viene chiamato in numerose località Pesce porco.